Ilenia Rizza

Sono Ilenia Rizza, Psicologa e Psicomotricista.

Mi occupo di infanzia da diverso tempo e questo tempo di isolamento mi sta facendo fare diverse riflessioni sul mondo dei più piccoli.

Finalmente negli ultimi giorni s’inizia a parlare delle implicazioni psicologiche ed emotive di questo isolamento forzato, non solo negli adulti ma anche nei bambini.

Abbandonare le routine per immergersi in un tempo destrutturato, in alcuni casi percepito come vuoto e noioso, è la loro, e anche nostra, grande sfida attuale.

Posto che la noia è preziosa fonte per la creatività, è vero che in questo momento i più piccoli hanno bisogno di noi adulti per vivere momenti di stimolazione o condivisione.

E allora ecco che ho creato per voi un gioco che coinvolge l’aspetto motorio, cognitivo, relazionale ed emotivo, un po’ come la psicomotricità (a questo riguardo, per saperne di più leggi l’articolo all’indirizzo https://www.ileniarizza.it/blog/la-psicomotricità-questa-sconosciuta-1 )

In questo prezioso tempo di gioco condiviso potete provare a lavorare anche su una delle più grandi fatiche dei bambini: tollerare la frustrazione del perdere.

Spesso i bambini davanti alla sconfitta di un gioco iniziano a cambiare le regole a proprio vantaggio, o abbandonano il gioco o si arrabbiano moltissimo piangendo e urlando.

Saper perdere e gestire la frustrazione che ne deriva è fondamentale nella vita. Provate a pensare a quanto sia importante reggere lo stress “da fallimento” sul mondo del lavoro o a scuola. Ecco, l’allenamento a questa competenza parte da piccoli. Usate questo gioco, ma anche altri, per allenarla.

Dobbiamo insegnare ai bambini che anche quando perdono, va tutto bene, può capitare a tutti e c’è sempre qualcosa imparare. E questo sarà un messaggio importante nella vita.

Cosa vuol dire questo, concretamente? Non di certo che come adulti dobbiamo fare i “fenomeni” con i bambini, ma dobbiamo essere onesti. Evitate di far finta di perdere per far vincere i più piccoli (per altro se ne accorgono eh!), perché così non li aiutate. Ricordate che il vostro obiettivo educativo è aiutarli ad esercitare la frustrazione del non riuscire.  

Ma veniamo a noi. Spegnete la tv e via… si gioca!

Materiale necessario per il gioco

  • Pedine auto-costruite, tante quanti sono i giocatori (es. con tipi di pasta diversi, da decorare con tempere o pennarelli.
  • Stampa e ritaglio delle tre immagini che trovate alla fine di questo articolo: il percorso, la carta degli imprevisti, la carte delle sfide “tutti contro tutti.
  • Un dado da gioco

Svolgimento

Il gioco consiste nel tirare il dado e avanzare di un numero di caselle pari a quello indicato dal dado.

Ogni volta che la vostra pedina si ferma su una casella, deve svolgere la prova indicata:

  •  Se capita su imprevistopng, deve pescare una carta imprevisti.
  • Se si ferma su sfidapng, preparatevi per la sfida tutti contro tutti.

Età dei giocatori

Dai 2 anni in poi 

Pronti… BUON GIOCO!

Ilenia